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FORMAZIONE:
Massimo De Mattia, flauti / Luigi Vitale, vibrafono, balafon, elettronica / Giorgio Pacorig, Fender Rhodes, Korg MS20 / Zlatko Kaučič, batteria, percussioni, elettronica

“SUONOMADRE” è una sorta di liberazione individuale e collettiva attraverso l’improvvisazione, con attenta consapevolezza, coscienza e, soprattutto, con un atteggiamento etico. La musica, per Massimo De Mattia, è un percorso di vita, di crescita e sviluppo, una ricerca di purezza attraverso le libertà che essa garantisce. L’improvvisazione assume un ruolo fondamentale, perché la libertà non è incompatibile con la disciplina, la scrittura, la struttura. Quando noi colloquiamo, fondamentalmente, improvvisiamo ma se non si mantenesse un controllo sul senso, diventeremmo ostaggi del caso e del caos. “SUONOMADRE” non vuole creare musica a caso, ma secondo la logica. L’approccio di De Mattia allo strumento, in virtù di una formazione da autodidatta, non è certamente di tipo accademico; egli costruisce un particolare e personale linguaggio, lavorando molto su multifonici e armonici, usando il corpo e la voce, utilizzando in forma percussiva le mani, inventando diteggiature anomale, fraseggi spesso rotti, spaccati…La forma sonora diviene molto densa e materica.

Le persone non le mette assieme il caso… L’approcciarsi alla musica di “SUONOMADRE” presuppone un feroce desiderio di democrazia ed un grande senso di condivisione; si tratta di improvvisazione ma prescinde anche dal free jazz, che è stato indubbiamente un lungo momento culturale, rivoluzionario, artistico di fondamentale e assoluta importanza, sebbene oramai storicizzato. Per questo, parlare oggi di free jazz non ha più senso perché la musica è UNA e totale.

Evento concluso.

Evento concluso.