TICKETS
Accesso
ai concerti

Luogo

Corte di Palazzo Morpurgo - UDINE
Via Savorgnana, 10, 33100 Udine UD

Data

20 Giu 2016

Ora

18:30

Ingresso

Libero

TINISSIMA 4ET “THIS MACHINE KILLS FASCISTS” OMAGGIO A WOODY GUTHRIE

FORMAZIONE

Francesco Bearzatti, sax / Giovanni Falzone, tromba / Danilo Gallo, basso / Zeno De Rossi, batteria

Francesco Bearzatti ha pubblicato il nuovo album “This Machine Kills Fascists” il 16 ottobre 2015. Il disco, realizzato con il Tinissima Quartet (Giovanni Falzone alla tromba, Danilo Gallo al basso e Zeno De Rossi alla batteria, è un omaggio a Woody Guthrie (“this machine kills fascists” era una frase scritta sulla sua chitarra), uscito per CAM Jazz (distribuito da Goodfellas). Dopo le suite dedicate a “Tina Modotti” (2008), a “Malcom X” (2010, album pluripremiato con il Top Jazz ed altri importanti riconoscimenti) e la parentesi riuscita di “Monk’n’Roll”, il sassofonista ritorna a raccontare con la sua musica la vita, l’arte e i tempi di un altro ribelle e irregolare, che come nessun altro ha cantato l’America della Grande Depressione, delle lotte sindacali, delle speranze del New Deal. L’Altra America del folk e del blues. Il tutto filtrato dalla sensibilità di Francesco Bearzatti (che si è recentemente aggiudicato il JazzIt Award 2015 come miglior clarinettista italiano) e di un quartetto che è già entrato nella storia del Jazz. Woody Guthrie è il più grande e radicale cantautore popolare americano, intellettuale, romanziere e attivista politico, ha raccontato gli operai e gli emarginati e si è sempre schierato contro le ingiustizie dei politici e dei capitalisti. La sua eredità ha influenzato tutta la canzone popolare e di protesta di lì a venire, da Dylan a Joan Baez a Springsteen fino a Billy Bragg e ai Clash. Tra blues dolenti e brani frenetici il disco è un viaggio in musica che parte dal paese natale di Guthrie, Okemah in Oklahoma, per muoversi tra le tempeste di sabbia, i vagabondaggi in treno, gli abiti stracciati, New York, per finire con un brano dedicato a Sacco & Vanzetti (a cui Guthrie aveva dedicato una raccolta di brani) e con l’unico brano non originale del disco, una rilettura di “This Land is Your Land”, brano simbolo della poetica di Guthrie, a metà tra una dichiarazione d’amore per la sua terra e una sferzante polemica contro la proprietà privata, dove è chiara la sua visione solidale e di comunità.

Il concerto è preceduto, alle 17:00, da un’incontro con Stefano Zenni: Lezione di jazz Freedom Now! Quando il jazz fa politica, con la partecipazione di Francesco Bearzatti.
Il jazz è una musica di protesta? E, nel caso, lo è solo in certi momenti e circostanze? Ma poi. C’è un legame tra jazz e politica? E che forme ha assunto nel corso della storia? Come sempre, questioni del genere sollevano molte domande, a cui l’ascolto e l’indagine storica possono dare qualche risposta. Sorprendente.

Evento concluso.

Evento concluso.