MY NAME IS NINA
A portrait of Nina Simone
drammaturgia di Valerio Marchi
Graziella Vendramin, voce e percussioni
Valerio Marchi, voce narrante
Alessandro Scolz, pianoforte e tastiera
Romano Todesco, contrabbasso
Emanuel Donadelli, batteria
Uno spettacolo di jazz/teatro che narra con parole, musica e immagini una Nina Simone ancora poco nota ai più. Il ritratto di una donna, artista, combattente, tra brani originali e pezzi scritti da altri autori che Nina interpretava nei suoi innumerevoli concerti in tutto il mondo, durante una vita forsennata, difficile, piena di sfruttamento, solitudine e disagio interiore.
In scena una voce che narra la sua storia straordinaria, e una voce che, con un trio jazz, ripropone i brani più significativi del suo intenso repertorio. Quasi una postfazione di Flavio Massarutto giornalista e critico musicale
Viviamo immersi in una società dell’informazione. Qualsiasi tipo di storia, immagine, musica è immediatamente disponibile sui supporti che oramai fanno parte della nostra esistenza e quotidianità. Perciò la sola idea di proporre uno spettacolo di musica e narrazione su una figura entrata nella Storia e nella leggenda come Nina Simone potrebbe apparire “fuori tempo massimo”.
Eppure… La vita di questa grandissima musicista raccontata attraverso le parole di Valerio Marchi e le sue canzoni interpretate da Graziella Vendramin è una di quelle esperienze che lasciano il segno.
Certo la suggestione data dalla sua incredibile carriera e travagliata vita ha una notevole parte nell’emozionare ma da sola non basterebbe.
Il palco necessita di una idea drammaturgica che si sostanzi con passione e precisione. E poi di un pensiero che non tema di dire quello che va detto anche se non in linea con la narrazione dominante. Infine, della capacità di calarsi dentro un universo emotivo che può fare anche molto male.
